E l’osteopatia, cos’è …?

È la manipolazione rispettosa delle vertebre, del cranio, dei muscoli, degli organi interni… alla ricerca di un blocco.

L’essenza dell’osteopatia risiede nel movimento. Il suo scopo è di rimettere in flusso ciò che è bloccato. Si fonde sulla teoria che la malattia per potersi sviluppare, ha bisogno di un terreno fertile. Quando si crea un blocco, l’irrigazione del tessuto avviene in modo scorretto, edema ed accumulo di residui ne sono le conseguenze e creano condizioni idonee per ammalarsi.

La condizione sine qua non del trattamento osteopatico è l’accettazione e la fiducia reciproca, sia da parte del medico che dell’animale.

L’osteopatia non obliga, ascolta! La mano dell’osteopata non è dura, è invece dolce ; invita più che costringe.

Può darsi che la prima volta l’animale si agita o rifiuta la mano. Prima o poi, con pazienza, si calmerà quando capirà che non gli viene inflitto nessun male.

La consulenza dura circa una mezzora.

L’osteopatia è una terapia manuale nata negli Stati uniti nel 1870, sotto l’impulso del Dr. Still, in un’epoca e in un contesto proprio di medicina di Far West. 

Parecchi decenni dopo, il suo allievo Sutherland, fece l’esperienza su se stesso che le ossa del cranio, che si pensava fossero fisse, possedevano numerose articolazioni ed erano capaci di movimenti relativi fini ma reali. Su questa osservazione si cela l’ipotesi base dell’osteopatia del respiro primario. Diversa dalla respirazione polmonare, fa riferimento al movimento di andata e ritorno del liquido cerebrale che si percepisce nel cranio, lungo la spina dorsale ma anche in ogni struttura del corpo. Anche se la parola stessa „osteopatia“ si riferisce etimologicamente ad una patologia delle ossa e delle articolazioni, nella realtà non si limita a problemi ossei.

Oggi l’osteopatia si divide in diverse pratiche:

Personalmente, a dipendenza dell’animale e della sua patologia, in alternanza, uso le 5 tecniche.